27 giugno, 2006

Ottantuno granelli di sabbia.

© Bruno Olivieri - All rights reserved
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Oggi, 27 giugno 2006, ricorre l'anniversario della strage di Ustica.

Vorrei ricordarla tra le nefandezze, di stato e no, che hanno caratterizzato questi ultimi quarant'anni, assieme alle varie stragi di piazza Fontana, di piazza della Loggia, della stazione di Bologna solo per citare alcuni degli orrori di una lista, ahimè, mai definitiva e sempre in corso di aggiornamento.

La fine del DC9 I-TIGI Itavia e dei suoi ottantuno passeggeri e membri dell'equipaggio a bordo, in quella sera del 27 giugno 1980, sollecita ancora la mia attenzione di "cittadino qualunque" forse proprio perché tra depistaggi, tentativi di insabbiamento, ipotesi e smentite, dopo 26 anni è diventata l'emblema delle colpe di un sistema reticente, omertoso e complice a volte coperto dallo Stato che, nonostante la storia, nonostante i colori politici che si sono susseguiti, cerca sempre di far valere la sua Ragione. Malgrado tutto.

Tra le tante testimonianze di quella terribile tragedia, mi ha colpito in particolare la lettera della piccola (all'epoca dei fatti) Linda. Potrete leggerla cliccando qui, ma se avrete la costanza di approfondire la ricerca, nel web potrete trovare anche una grande quantità di materiale, per rinfrescare la memoria in ricordo di quelle ottantuno persone.

Ottantuno granelli di sabbia, finiti tra gli ingranaggi di un meccanismo più grande di loro, più grande di noi.

26 giugno, 2006

Italia "SI", Italia "NO"!

Miii, che giornata! Non pareva un granchè, stamattina.
Poi, tutto ad un tratto... "SI"! L'Italia agguanta una insperata vittoria grazie ad un rigore al cardiopalma, buttato dentro all'ultimo secondo dal Francesco "Pupone" Totti nazionale e poi, il tempo di ascoltare le interviste del dopo-partita, che già i vari Tg commentano le prime proiezioni del referendum che parlano del trionfo dei "NO" alla riforma cosituzionale, approvata dal precedente governo e voluta per lo più da quel manipolo alla "Brancaleone" di leghisti che, per bocca di un loro rappresentante, tale Speroni, non ha perso tempo per dire che "gli italiani, fanno schifo".
Dal canto mio, partendo dalla scala di valori di questo tizio, sono certo di fare meno schifo di lui.
"...E me la godo, me la godo, me la godo, me la godo! Ah, ah, ah!"

21 giugno, 2006

Io voto No!

Al referendum del 24 e 25 giugno, io voto NO.
Voto NO perchè vorrei una riforma, ma NON questa riforma.
E poi, in fondo, se il corpulento e riccioluto opinionista di quel programma Mediaset "... Che va in giro a chiedere alla gente", del quale non ricordo il nome, si affanna tanto per tentare di farci votare "si", è proprio il caso che io voti NO.
Che si sappia!

20 giugno, 2006

Ho visto un Re!

- Ho visto un re.
- Sa l'ha vist cus'e`?
- Ha visto un re!
- Ah, beh; si`, beh.
- Un re che piangeva seduto sulla sella piangeva tante lacrime, ma tante che bagnava anche il cavallo!
- Povero re!
- E povero anche il cavallo!
- Ah, beh; si`, beh...

... % ...

... E sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam,
e sempre allegri bisogna stare che il nostro piangere fa male al re
fa male al ricco e al cardinale diventan tristi se noi piangiam!

Enzo Jannacci

19 giugno, 2006

Anche i ricchi piangono!

Eppure ci stanno provando in tutti i modi, i giornali, la tv e i vari media. Ma io, niente... non riesco a sensibilizzarmi di fronte ad un problema che più di tutti turba i sonni di noi sardi, ovvero: come faranno quei poveracci con le imbarcazioni più lunghe di venti metri a pagare la tassa sul lusso?
E' vero, sono proprio un cinico, io ci rido su e nel frattempo qualche ricco straniero soffre!
Potreste mai perdonarmi?

15 giugno, 2006

La "mia" tromba

Fin da piccolo ho desiderato possedere una tromba. Mi sarebbe piaciuto poterla suonare ed esserne capace, nonostante non ci fosse nessuno in famiglia o tra i miei amici che la suonasse, dai quali trarre ispirazione. Neppure tra i miei idoli di allora c'era qualcuno che sfoggiasse quel magnifico strumento, infatti in quegli anni nei quali il "rock progressive" la faceva da padrone, era tutto un turbinio di chitarre, armoniche a bocca, violini, flauti traversi, organi hammond, pianoforti, ecc...
In virtù di tutto questo, con il passar del tempo mi sono avvicinato ad alcuni di questi strumenti musicali e così ho iniziato a strimpellare la chitarra, suonicchiare l'armonica a bocca senza privarmi di una repentina e fugace escursione sulle tastiere.
Ma il desìo per il tanto agognato "oggetto", non si è mai sopito. E così l'anno scorso, dopo più di sette lustri, mi sono ritrovato a passare davanti ad un negozio di strumenti musicali situato all'interno di un grande centro commerciale della mia città e nella vetrina, faceva bella mostra di se una tromba. Il prezzo non eccessivo, dato che si trattava di uno strumento da studio, la bellezza della sua linea e il luccichìo del metallo cromato hanno fatto leva su di me che, da qualche minuto, non mi muovevo da li e continuavo a fissarla come un bambino davanti ad una gelatina di frutta. Insomma, tra me e me pensavo:
- Questa è la volta buona... adesso entro e me la compro!
Ma il mio angelo custode (se mai ne ho avuto uno), approfittando di una distrazione del mio diavoletto tentatore (di quelli si, che ne ho un'intera guarnigione alle mie spalle, che si danno il cambio ventiquattro ore su ventiquattro), mi indusse a desistere da tal proposito.
Dopo quel giorno, passai altre due volte davanti a quella vetrina, a distanza di circa tre settimane l'una dall'altra e la tromba stava sempre la, bellissima, superba e ammaliatrice. Era il segno (o il pretesto) che cercavo e, rotti gli indugi, entrai nel negozio tra gli applausi scroscianti dei miei diavoletti tentatori che inscenarono perfino una "ola" da stadio!
Durante il tragitto che mi riportava a casa, ogni tanto mi distraevo dalla guida per buttare un'occhio in direzione del sedile del passeggero, nel quale avevo sistemato la custodia nera che conteneva la "mia" preziosa tromba nuova. Nonostante l'imprudenza, riuscii a rincasare indenne.
Di lì a cinque minuti, seduto sul bordo del letto, avevo la "mia" tromba tra le mani; finalmente ne toccavo una, ma non una qualsiasi... toccavo la "mia" tromba. Ero al settimo cielo.
Con trepidante e verginale emozione, avvicinai alle labbra il bocchino dello strumento e con solenne postura, inspirai pronto a far tuonare il bellissimo oggetto che avevo tra le mani. Ma, dopo averci soffiato dentro, delusione delle delusioni: dalla tromba non uscì nessun suono!
I lettori avvezzi all'uso dello strumento staranno ridendo a crepapelle, del sottoscritto e della sua beata idiozia.
In effetti, non avevo fatto i conti con l'estrema difficoltà insita nell'apprendimento di questo strumento e, senza l'ausilio di un'insegnante, nonostante la consultazione di vari metodi e manuali "per imbecilli", ho subito capito che difficilmente ne avrei tirato fuori qualcosa.
E' passato un anno da quel giorno. Ogni tanto apro la custodia nera, estraggo la "mia" tromba e ci soffio dentro con lo stesso identico risultato della prima volta anche se, a dire il vero, in uno degli ultimi tentativi sono riuscito ad emettere qualche piccola timida pernacchia. Poi, deluso, la ripongo nel suo alloggiamento e vado a consolarmi con una delle mie chitarre dalle quali, se non altro, riesco ad emettere una melodia, o presunta tale.
Adesso la "mia" tromba giace li, dormiente, ma sicura che arriverà il giorno nel quale riuscirò a restituirle quella dignità che gli ho negato nel momento estatto in cui ho poggiato il bocchino sulle labbra. Prima o poi, mi deciderò a prendere qualche lezione seria. Finalmente.

14 giugno, 2006

... A veder le chiappe chiare!

A differenza degli anni passati, quest'anno riuscirò ad andare al mare per più di due o tre volte?

E dire che la spiaggia potrei raggiungerla in circa tre minuti di macchina, semafori permettendo e che a me il mare piace proprio tanto.

E poi oltre che dei tipi (e soprattutto delle tipe) da spiaggia, ho nostalgia delle chiappe chiare... le mie, naturalmente!


13 giugno, 2006

Notti Magiche?

Ma si, alla fine devo dire che mi sono proprio divertito.
Ho assistito alla partita d'esordio della nazionale italiana al Mondiale di Germania con il necessario disincanto, derivato dall'intossicazione delle notizie abberranti sulle inchieste ai danni di mezza serie "A", che hanno accompagnato la fine del campionato appena terminato e che tutt'ora continuano a riempire le cronache e ho perfino pensato che avrei tratto soddisfazione da un'eventuale vittoria della nazionale del Ghana sui nostri giovanotti.
Forse è proprio per questo che il mio approccio con la telecronaca in TV, è stato ben lungi dall'essere caratterizzato dal frittatone farcito, Peroni gelata e rutto libero di fantozziana memoria ed ho così potuto "guardare" la partita, senza che il mio senso della vista venisse ofuscato dal tifo sfegatato, tipico delle classiche notti magiche.
Ho potuto godermi a pieno la vittoria degli azzurri, la loro bella partita, non ho esultato come un invasato ai goal di Pirlo e Iaquinta e alla fine, sono perfino riuscito a pensare che se l'Italia avesse perso, in fondo non ne avrei tratto alcun beneficio; quindi, tanto valeva che vincesse!
Insomma, per una sera ho vissuto quello che tanto speravo da un sport bello come il calcio, ovvero: divertirmi e basta e al diavolo le varie inchieste disciplinari che tanto, faranno ugualmente il loro corso!

Io ci sono riuscito, e voi?!

09 giugno, 2006

Evviva l'estate!

Oggi in TV alle 21,00 su Videolina andrà in onda l'ultima puntata del ciclo di quest'anno del programma "E' Diverso". Poi... tutti in vacanza, finalmente!
Nella puntata di oggi, io, Silvio e Serena saluteremo il nostro pubblico e lo faremo con ospiti del calibro di Francesco Artibani, Igort e Filippo Martinez, tra gli altri.
L'argomento della puntata odierna sarà: "Per avere successo nella vita è preferibile un’attenta pianificazione o una sana botta di culo?".
L'appuntamento con il sottoscritto e i suoi soci è per giovedì 29 giugno, con la trasmissione radiofonica estiva "Semi d'Anguria", in onda su Radiolina sempre alla 21.00.
Per il momento, io ho già adottato il mio look estivo "very cool", ovvero: come tutti gli anni, mi sono rapato a zero! Una vera goduria, almeno per quanto mi riguarda!
Buona estate a tutti.

03 giugno, 2006

Amici degli amici 2

Dato che l'ho citato nel post precedente, colgo la palla al balzo per dedicare proprio a lui il secondo capitolo de "Gli amici degli amici", la serie di post dedicata ai proprietari dei Blogs linkati con il mio.

Infatti, lo spazio di oggi è interamente allo sceneggiatore di fumetti e scrittore di libri per ragazzi Fabrizio Lo Bianco. Che dire del vecchio Fab che già non ha detto egli stesso nel suo blog? Posso solo aggiungere che tra i progetti in comune che ci vedranno impegnati nel prossimo futuro, ho dimenticato di citare la nostra partecipazione al progetto di una nuova rivista a fumetti, e non solo, edita dalla casa editrice Tunuè della quale, per il momento, non scendo in ulteriori particolari.

E bravo Fab, tra una mossa di Karatè e l'altra, trovi pure il tempo di pigiare con i polpastrelli sui tasti del tuo computer per allietarci con nuove mirabolanti storie.
Vai così!